Conosci la dismorfia da Snapchat? Si tratta di un fenomeno psicologico piuttosto recente che coinvolge la percezione distorta del proprio aspetto fisico a causa dell’uso eccessivo di filtri e strumenti di editing presenti sui social media, come Snapchat. In sostanza, per dirlo in parole più semplici, questa condizione spinge le persone a desiderare un aspetto irrealisticamente perfetto, simile a quello che vedono nelle loro foto modificate. 

Pelle perfetta e levigata, nasino piccolo, occhi da cerbiatta sono solo alcuni degli effetti molto amati e applicati su milioni di foto che vengono condivise in tutto il mondo, e non solo da adolescenti. La tendenza è quella non solo di desiderare un aspetto modificato e reso impeccabile dai filtri, ma poi di agire e rivolgersi al chirurgo plastico per ottenere esattamente quel risultato. 

Quali sono le cause della dismorfia da Snapchat?

Le cause, anche se sono molteplici, principalmente derivano dall’uso massiccio di filtri e app di editing che alterano l’aspetto fisico. Soprattutto i più giovani, quando guardano le loro foto su queste piattaforme, vedono una versione di sé stessi con un livello di perfezione tale che può diventare irresistibile e portare a un desiderio incessante di raggiungere quell’immagine ideale nella vita reale.

Un’altra causa significativa è la pressione sociale e il bisogno di accettazione. Inoltre, sui social media, siamo esposti costantemente a immagini di bellezza idealizzata e di vite apparentemente perfette. Questo può farci sentire inadeguati e spingerci a cercare delle modifiche estetiche per conformarci a questi standard.

Come si manifesta la dismorfia da Snapchat?

La dismorfia da Snapchat si manifesta in vari modi, e forse ti interessa conoscerli per capire se tu o un tuo familiare abbiate questo problema. Considera che le persone affette possono trascorrere molto tempo a guardare e modificare le proprie foto, focalizzandosi su imperfezioni minime o inesistenti. Questo comportamento può portare a insicurezza e insoddisfazione cronica riguardo al proprio aspetto.

In molti casi, queste persone cercano continuamente il miglioramento attraverso trattamenti estetici o interventi chirurgici. Spesso i pazienti desiderano migliorare il proprio aspetto nei selfie, mostrando al chirurgo plastico le foto sul loro telefono, indicando le aree che vogliono cambiare.

Snapchat può davvero aumentare il problema del dismorfismo corporeo?

Sì, Snapchat e altre piattaforme di social media possono aumentare significativamente il problema del dismorfismo corporeo. Infatti, è proprio l’uso costante di filtri e strumenti di modifica delle foto che può creare aspettative irrealistiche sul proprio aspetto. Queste piattaforme promuovono un ideale di bellezza che è spesso impossibile da raggiungere senza l’ausilio di tecnologia. Anche la pressione di apparire sempre perfetti può portare a un ciclo di pensieri negativi e insicurezze. Inoltre, guardare ripetutamente le proprie foto modificate può far emergere un senso di inadeguatezza e stress, che può sfociare in dismorfia da Snapchat.

Come si comportano i chirurghi plastici quando hanno davanti un paziente con dismorfia da Snapchat?

Indubbiamente, per i chirurghi plastici è una sfida significativa quando incontrano pazienti con dismorfia da Snapchat. Infatti, si tratta di pazienti che spesso presentano aspettative irrealistiche e desiderano cambiamenti che rispecchiano le loro immagini filtrate e modificate. In questo caso specifico, è compito del chirurgo valutare attentamente la situazione e decidere se procedere o meno con l’intervento.

Molti chirurghi adottano un approccio etico e responsabile, cercando di educare i pazienti sui limiti della chirurgia plastica e sull’importanza di avere aspettative realistiche. Alcuni possono anche consigliare consulenze psicologiche per affrontare le radici delle loro insicurezze.

Cura e trattamento

Il trattamento della dismorfia da Snapchat richiede un approccio di tipo multidisciplinare. Infatti, la terapia psicologica è fondamentale per aiutare i pazienti a sviluppare una percezione più realistica e sana del proprio corpo. A sua volta, anche la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) può essere particolarmente efficace nel cambiare i pensieri negativi e i comportamenti associati alla dismorfia.

In alcuni casi, può essere necessario l’intervento di un medico specializzato in disturbi dell’immagine corporea. Gli psicologi possono lavorare con i pazienti per identificare le cause sottostanti delle loro insicurezze e sviluppare strategie per affrontarle.

Infine, è cruciale limitare l’uso dei social media e dei filtri di modifica delle foto. Imparare ad accettare il proprio aspetto naturale e ridurre la dipendenza dai “mi piace” e dalle approvazioni online può aiutare a migliorare l’autostima e la percezione di sé.

Come migliorare l’uso dei social per contrastare questo fenomeno di tendenza?

Se pensi di avere la condizione di cui abbiamo appena parlato, cerca l’aiuto di un professionista della salute mentale. Tuttavia, anche solo se senti che l’uso dei social media ti rende iperconsapevole dei difetti percepiti, ci sono delle misure che puoi adottare per sviluppare un rapporto migliore con queste piattaforme. Ecco alcuni consigli per te:

• Sii realistico: non devi chiudere con i social media, ma cerca di essere consapevole del tuo uso dello schermo. Chiediti perché stai aprendo quell’app e cosa desideri ottenere;
• Aumenta la tua autostima: rifletti su chi sei e sulle tue belle qualità, vai oltre l’apparenza, questo può aiutarti a ricordare che sei molto più del tuo aspetto fisico;
• Concediti una pausa: pratica la mindfulness per osservare i pensieri critici senza giudicarti. Accetta l’imperfezione come normalità!
• Evita l’uso di filtri e app di modifica: se non hai l’abitudine di usarli, è meglio non iniziare a farlo;
• Scegli chi seguire: segui account che promuovono la positività e non sono focalizzati sull’immagine, evitando quelli che ti fanno sentire male con te stesso.