Il PRP -plasma ricco di piastrine- è una delle ultime tecniche sviluppate nel campo della medicina estetica e sta crescendo in modo esponenziale grazie alle proprietà rigenerative che riescono, in modo biologico, a combattere e curare diversi problemi estetici. Grazie a queste infiltrazioni è possibile combattere alcuni inestetismi che fino a pochi anni fa avrebbero costretto i pazienti all’operazione chirurgica, garantendo la massima efficacia in termini di risultati e durata. Questo trattamento, nonostante sia lievemente meno conosciuto delle soluzioni come i filler piuttosto che i lipofilling, si sta facendo strada tra le possibili variabili per migliorare quegli aspetti fisici che spingono i pazienti ad avvicinarsi al mondo dell’estetica.

Cos’è il PRP e quali inestetismi può curare

Il PRP, a differenza di altre tecniche che prevedono l’infiltrazione di materiali innovativi e riassorbibili, non è altro che la modifica del numero di piastrine presenti all’interno del campione di sangue che viene prelevato al paziente. Nel sangue infatti, circolano sostanze che possono essere definite riparatrici e che svolgono la funzione di rigenerare in breve tempo la pelle e i tessuti. Le proprietà del PRP, essendo un concentrato di fattori di crescita, sono in grado di stimolare la naturale rigenerazione dei tessuti, permettendo di migliorare gli inestetismi della pelle -come le cicatrici- e problemi estetici quali la calvizie.

Per ottenere il plasma ricco di piastrine è sufficiente sottoporre un campione di sangue del paziente ad un processo che culmina con la produzione di una parte del plasma ad elevata concentrazione di piastrine, ottenendo la stessa soluzione arricchita di piastrine dello stesso organismo. Attraverso l’utilizzo del proprio sangue è quindi possibile andare a lavorare su problemi ed inestetismi che rischiano di diventare, oltre che una limitazione estetica, un problema psicologico per colui che li presenta.

Il PRP è un trattamento che si è diffuso principalmente nella cura dei tessuti cutanei e sottocutanei per migliorare l’aspetto della pelle del viso, del collo e del decolleté, migliorando la tonicità della pelle e permettendo di lavorare sul ringiovanimento della zona trattata. Oltretutto, al di là dei risultati soddisfacenti sul versante estetico, il PRP è un’ottima soluzione per affrontare e combattere il problema della calvizie, un sintomo che colpisce il 39% degli uomini italiani.

Durata del trattamento

I tempi indicati sono puramente indicativi. Ogni paziente può avere necessità differenti.
  • Tempo dell'intervento
    30-40 min
  • Anestesia
    Locale
  • Ritorno a Lavoro
    1-2- giorni
  • Risultato
    Variabile

Curare la calvizie con il PRP

L’alopecia, conosciuta più comunemente con il nome di calvizie, è un problema che colpisce una gran parte della popolazione mondiale e che cerca di essere combattuta da diversi anni. Lo staff medico che opera nel campo medicina estetica ha sviluppato diverse tecnologie grazie alle quali è ormai possibile curare questo problema senza dover ricorrere al trapianto cutaneo, ed una di queste riguarda l’utilizzo del plasma arricchito di piastrine.

L’alopecia si può presentare in due modi diversi: totale o areata. Come indicano le parole stesse, la calvizie totale interessa tutta la zona del cranio, mentre quella areata -chiamata anche a chiazze– presenta una diminuzione dei capelli solamente in alcune parti della testa. Il trattamento PRP risulta essere più indicato per la cura delle zone che presentano ancora uno strato fine e sottile di capelli poiché, i fattori di crescita presenti nelle piastrine stimolano l’attività dei bulbi ancora presenti.

Come avviene il trattamento PRP per la calvizie

Il trattamento ha una durata di circa 30-45 minuti e prevede l’utilizzo dell’anestesia locale. Prima di sottoporsi al trattamento è consigliato -non obbligatorio- effettuare le analisi del sangue per verificare che i valori siano corretti e si possa procedere con l’intervento. Dopo aver effettuato il prelievo di sangue (venoso), il campione verrà immesso in una centrifuga che separerà le componenti del sangue isolando il plasma ricco di piastrine, la sostanza rigenerativa. Successivamente, la zona interessata verrà anestetizzata e subirà il numero necessario di infiltrazioni per garantire un risultato soddisfacente. Le infiltrazioni di PRP, chiamate anche microiniezioni, vengono fatte sul cuoio capelluto ad una distanza di circa un centimetro l’una dall’altra, riuscendo a bloccare il processo di caduta dei capelli ed il rinfoltimento della zona interessata.

Il post-trattamento e i risultati

Dopo aver terminato con le microiniezioni, il medico provvederà ad attuare un massaggio affinché il plasma ricco di piastrine possa espandersi in maniera uniforme. Essendo un trattamento poco invasivo non è previsto alcun tipo di ricovero per il paziente, il quale può tornare alle sue normali attività subito dopo l’intervento. I primi risultati saranno visibili circa dopo 2-3 mesi dalla prima seduta, ma raggiungeranno il loro apice quasi dopo 6 mesi; qualora si volesse intensificare il risultato è possibile sottoporsi nuovamente ad una seduta con una distanza minima di altri 2-3 mesi. Infine, per mantenere l’effetto finale, sarà sufficiente effettuare un richiamo una volta all’anno. Il costo delle sedute varia sia in base alla quantità di plasma ricco di piastrine che si necessita ottenere dalla centrifugazione del sangue, sia in base all’estensione della zona da trattare (se è molto estesa, il costo della seduta sarà elevato rispetto al trattamento di un’area di dimensioni inferiori).

Prp – plasma ricco di piastrine: prima e dopo

Prima e dopo Trapianto di capelli con tecnica FUE. Dott. Arturo Amoroso
Prima e dopo Trapianto di capelli con tecnica FUE. Dott. Arturo Amoroso
marker
Image
Image
marker
Scorri con il cursore e scopri gli effetti dell’intervento del dott. Arturo Amoroso